lunedì 8 luglio 2013

IL MONOI DI TIARE'...un prezioso alleato per la pelle ed i capelli.

La bellezza delle donne Tahitiane è leggendaria. La bellezza dei loro luminosi capelli è particolarmente famosa. Il loro segreto è il monoi, prodotto naturale che usano da tempi immemorabili per le sue virtù idratanti ma anche per le sue applicazioni nella farmacopea tradizionale polinesiana. Le sue origini sono molto antiche, documenti storici attestano l’esistenza e l'uso quotidiano di questo olio profumato dalle tribù Maori, gli indigeni di Aotearoa (Nuova Zelanda), che lo utilizzavano per le proprietà idratanti, anche sui neonati, per proteggere il corpo dal freddo, dal vento, dal sole, dall'acqua salata del mare e per gli antichi riti religiosi polinesiani;. Questo olio profumato (dal termine Monoi nella lingua polinesiana “reo-maohi”), viene creato mediante l'antica tecnica dell'"enfleurage", che consiste nel far macerare i fiori di Tiarè nell'olio di copra fino a farlo saturare della loro fragranza; alla fine del processo, che dura un paio di settimane, si separa un olio, chiamato Monoi di Tahiti, che risulterà particolarmente impregnato della fragranza del fiore di Tiarè. Nei caldi luoghi di origine tropicali si presenta liquido alla temperatura ambiente, mentre con le temperature più basse delle nostre latitudini solidifica, assumendo la consistenza di un burro vegetale (sotto i 22 gradi); col calore estivo, specie sulle spiagge o al sole, esso ritorna rapidamente allo stato liquido. I fiori grandi bianchi dai petali disposti a stella di Tiarè (Gardenia Tahitensis), totalmente privi di sostanze tossiche, crescono su piccoli alberelli della famiglia delle Rubiacee a cui appartiene anche la Gardenia, e vengono utilizzati nella vita culturale Polinesiana in infusione con altri oli essenziali per trattare una vasta gamma di problemi, tra i quali punture di insetti, mali di testa, male d'orecchie o vengono applicati su ferite se mischiati con il lattice dell'albero del pane; inoltre, vengono offerti ai turisti come collane di fiori come dono di benvenuto al loro arrivo e le donne polinesiane li usano ogni giorno per adornarsi e le offrono come profumato omaggio di benvenuto ponendole al collo dei loro ospiti o dei visitatori; Il loro profumo ricorda un po' la Tuberosa, un po' il Gelsomino, ma in realtà la sua fragranza è caratteristica e assolutamente originale, distinguibile fra mille altre note profumate. Un altro elemento simbolico dell'ambiente e della natura Polinesiana e anch'esso ingrediente del Monoi è l’olio di cocco, ottenuto dalla spremitura della polpa estratta dalla noce di cocco matura e messa a seccare al sole raccolta dagli alberi di Cocos Nucifera che crescono esclusivamente su suolo corallino della Polinesia Francese. I cosmetici naturali propongono numerose specialità caratterizzate dalla incomparabile fragranza del fiore di Tiarè, come le acque di profumo, e dal nutriente e ricco Monoi de Tahiti, come i bagnolatte, gli shampoo, le creme per il corpo, i burri adatti sia per il corpo sia per i capelli, che, con le loro proprietà emollienti, idratanti e antifungine può essere utilizzato in vari modi: per la pelle, per i capelli, come olio superabbronzante, per il trattamento di mani e piedi. Durante e dopo l'esposizione al sole, tenendo conto che solitamente non ha filtri solari o li ha piuttosto bassi, è indicato per chi ha una pelle bruna o già abbronzata, in modo particolare per prevenire e riparare i danni prodotti dalle radiazioni solari e dalle aggressioni del vento e dell’acqua salata, evitando che la pelle diventi secca, poco elastica e rugosa; inoltre, facilita e accelera l'abbronzatura e la mantiene più a lungo, impedendo che alla fine dell'esposizione solare la tintarella scolorisca in modo disomogeneo, formando antiestetiche chiazze chiare. Applicato dopo il bagno o addirittura in gocce diluite nella vasca da bagno crea un sensazionale momento di relax, si emulsiona ed è assorbito instantaneamente senza eccessiva untuosità, lasciando la pelle satinata, più giovane e delicatamente profumata ed è consigliato alle persone che soffrono di pelle secca o molto secca o rugosa. Infatti nutre la pelle dorata, che diventa particolarmente morbida e setosa, luminosa e profumata ma soprattutto idratata, rigenerando e lenendo le lievi scottature. Il principio attivo del Monoi è la Vitamina E (Tocoferolo) che ha una funzione antiossidante, ostacola cioè l'ossidazione delle cellule e la formazione dei radicali liberi che sono una delle maggiori cause dell'invecchiamento della pelle. Bastano poche gocce anche sui capelli per restituisce forza al fusto, restaurare in profondità e per renderli morbidi, lucenti e proteggerli dalla salsedine e dal sole, idratando in profondità; viene usato anche come impacco pre¬-shampoo, soprattutto in presenza di capelli secchi, opachi, trattati chimicamente, applicando generosamente del monoi sui capelli ed avvolgendoli con una pellicola di cellophane per 30 minuti, lascerà i capelli più sani, setosi, brillanti e facili da pettinare, utile anche per l’eventuale forfora e la cute del cuoio capelluto. Applicandolo quotidianamente sulle punte secche permette di equilibrare la tessitura dei capelli. Come olio da massaggio contribuisce al rilassamento muscolare e riscaldato nelle palme delle mani è ideale per massaggiare parti del corpo doloranti o riscaldare il corpo ed i muscoli. Il Monoi è inoltre un alleato prezioso anche per le mani e per i piedi: dopo un maniluvio e/o un pediluvio si massaggia una quantità generosa di olio, che sarà assorbito rendendo le mani più morbide, curate e profumate, ed eviterà che i piedi presentino gli antiestetici talloni duri e screpolati.

mercoledì 6 marzo 2013

MORINGA OLEIFERA, PIANTA DELLA VITA


Alle pendici della catena himalayana, crescono alberi alti dai cinque ai dieci metri, con foglie piccole e ovali raggruppate tra loro, e con fiori color crema dal profumo delicato. Questi alberi appartengono alla specie Moringa oleifera – la piu’ coltivata tra le 14 specie del genere Moringa, conosciute anche col nome di ‘alberi dei miracoli’.
L’albero non è ancora conosciuto nel mondo occidentale perché non cresce comunemente in queste zone; la pianta ricorda molto la Robinia pseudoacacia delle nostre latitudini, presenta fiori bianchi e profumati simili a quelli delle leguminose e un frutto simile ad un baccello che contiene i semi all’interno nei quali si trova la mandorla.

Ogni parte della Moringa oleifera è commestibile, che sia fresca, cotta o conservata per mesi all’aria aperta: i semi possono essere consumati freschi o tostati, i fiori hanno un sapore simile a quello dei funghi, le radici sono usate come condimento simile al ravanello, ma le foglie sembrano essere il vero toccasana.

Le foglie della Moringa oleifera contengono quantità significative di beta-carotene, vitamina C, vitamina A, proteine, ferro e potassio.

Un solo cucchiaio di foglie di Moringa in polvere può fornire al latte materno un quantitativo di proteine superiore del 14%, di calcio del 40%, e di ferro del 23%. Secondo la UMCOR (United Methodist Committee on Relief), la pianta contiene circa 46 antiossidanti ed è in grado di pulire l’organismo dall’accumulo di tossine e di rafforzare il sistema immunitario.”Ha un contenuto di vitamina C sette volte superiore a quello delle arance, quattro volte più calcio del latte, quattro volte più vitamina A delle carote, e tre volte il potassio di una banana”

In Sierra Leone, la Moringa è stata descritta dal ministro dell’Agricoltura Sam Sesay come “la pianta più nutriente sulla Terra, e ogni parte della pianta ha valori nutritivi e medicinali che hanno le proprietà per curare oltre 300 malattie come l’ipertensione, il diabete, l’asma, l’epatite, il mal di denti e altre.

La Moringa oleifera è una pianta che ha realmente innumerevoli utilizzi e proprietà medicinali.

C’e’ una proprieta’della Moringa oleifera, in particolare, che sta scatenando la curiosita’della scienza. Se macinati, i semi dell’albero possono servire, grazie ad un processo poco costoso che riduce la popolazione batterica del 90% senza l’utilizzo di alcun filtro aggiuntivo, per purificare l’acqua non potabile, rendendo così la pianta indispensabile per contrastare le morti – circa 1.6 milioni secondo i dati della Organizzazione Mondiale della Sanita’ – che ogni anno si registrano nel mondo a causa dell’acqua non adeguatamente sanitizzata per scarse condizioni igieniche.

Dalla Moringa oleifera si ottengono anche sostanze medicinali come antisettici, composti per curare i reumatismi e i morsi di serpente, shampoo, prodotti per il corpo e per lo sport. E si tratta di una lista molto breve delle possibili applicazioni di questa pianta straordinaria.

L’olio estratto dai semi di Moringa può essere usato per produrre prodotti cosmetici di valore elevato che svolgono azione purificante, detergente e che aiutano a rimuovere le impurità ed i residui accumulati di trattamenti chimici, gel, schiume, lacche, inquinamento ambientale, pulviscolo e dai raggi UV rendendo la cute, i capelli e la pelle puliti, sani, morbidi ed elastici, contrastando l’invecchiamento e proteggendo dai radicali liberi.